PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Quindi, riassumendo, per qualcuno è “inopportuno e antidemocratico che la direttrice del Dis salga al Colle” però, al contempo, è opportuno e democratico promuovere la rielezione di un Presidente uscente violando, di nuovo, lo spirito della Costituzione.

L’art. 85 prevede un mandato di 7 anni, non fantomatici mandati a termine utili a finire la legislatura per poi dirottare Draghi al Quirinale dopo le elezioni.

Siete imbarazzanti.

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. L’ENNESIMA OCCASIONE PERSA

Probabilmente la rielezione del Presidente della Repubblica appariva talmente inopportuna ai nostri Padri Costituenti che diedero per scontato non fosse necessario vietarne espressamente la possibilità.

Il Presidente Ciampi, per esempio, nel manifestare la propria indisponibilità ad essere rieletto al Quirinale, aveva dichiarato che sarebbe stato saggio non infrangere una consuetudine significativa.

La rielezione del Presidente della Repubblica Mattarella mi lascia l’amaro in bocca, perché rappresenta una sconfitta per tutta la classe politica.

A prescindere dal mio giudizio nei confronti del suo operato, senz’altro positivo, credo che tutte le forze politiche dovrebbero provare grande imbarazzo per non essere state in grado di individuare una figura di alto profilo adatta alla successione, offrendo nuovamente un pessimo spettacolo e dimostrando di non essere all’altezza dei Cittadini che dovrebbero rappresentare.

Oggi si è persa un’occasione, forse l’ultima, per tentare di riavvicinare alla politica quel 60% di Cittadini sfiduciati che alle ultime elezioni ci ha voltato le spalle.

VOLONTARI PER EUROVISION

Il volontario è la nuova figura professionale.

Il volontario deve conoscere l’inglese, essere munito di auto, di telefono e disponibile full time.

Il volontariato è esperienza, il volontariato è bello, il volontariato è il futuro. Basta retribuzioni, basta soldi: cose volgari, di altri tempi.

E chi è il datore di lavoro volontario non pagato dei prossimi EurovisionSong?

Il Comune di Torino.

Non mi dilungo oltre nel descrivere questa pattumiera di annuncio comparso ieri sulla pagina ufficiale della Città di Torino, dico solo che in tutto questo i giovani, tanto decantati da tutti in campagna elettorale, restano ciò che purtroppo erano: pedine da sfruttare per qualche grande evento cittadino e da ripagare con un futuro fatto di precarietà, disoccupazione o espatrio.

E non posso davvero pensare che in un evento che cuba milioni di euro non si trovino i soldi per retribuire le persone.

Non posso pensare che con le difficoltà sociali ed economiche che si stanno attraversando per la pandemia nessuno, e dico nessuno, dell’attuale amministrazione si sia interrogato sull’inopportunità di una simile iniziativa.

Care e cari giovani, rifiutatevi. Tenetevi la vostra dignità, e che la Giunta si tenga il suo lavoro volontario.

EUROVISION 2022: IL COMUNE NON SFRUTTI CHI LAVORERÀ PER L’EVENTO

Come si può apprendere dal sito ufficiale della Città di Torino, il Comune ha aperto un bando per reclutare 600 giovani volontari disponibili a “dare una mano” durante l’organizzazione e lo svolgimento dell’Eurovision Song Contest, dal 1° aprile al 20 maggio.

“I volontari selezionati”, si legge, “verranno dotati di un’uniforme di riconoscimento da indossare durante i turni di servizio, del biglietto di trasporto pubblico, di un buono pasto; non è prevista l’accomodation dei volontari non residenti in Torino“

Troviamo davvero vergognoso che la Giunta Lo Russo usi l’appeal di un evento di enorme portata mediatica per adescare giovani, ai quali si chiede di lavorare gratis, per più di un mese e mezzo e senza alcun diritto, in cambio di “visibilità”, o per “fare esperienza”, mascherando dietro termini entusiastici un vero e proprio sfruttamento del lavoro.

Tutto ciò è molto grave, a maggior ragione perché accade in un contesto in cui si prevedono ricadute economiche importanti dagli sponsor e dai flussi turistici. Nonostante ciò, si ritiene di non dover stanziare neanche una parte del budget per pagare chi dovrà occuparsi dell’accoglienza, della logistica e per coloro che lavoreranno per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.

In un momento in cui i riflettori di tutto il mondo saranno puntati sulla nostra Città, non possiamo permetterci di trasmettere il messaggio che a Torino il lavoro non valga nulla.

DISCOTECA CACAO – CONDANNATO MORANO

E’ notizia di oggi la condanna definitiva a 2 anni e 4 mesi per il notaio Alberto Morano, già candidato a Sindaco alle elezioni di Torino 2016 ed ex consigliere comunale. Il reato accertato è quello di tentata concussione, nell’ambito di quella che i giornali definirono “guerra delle discoteche”.

Morano avrebbe – attraverso terzi – chiesto agli ex titolari della discoteca Cacao 220 mila euro per cessare la sua attività di contrasto politico alla riapertura del locale portata avanti in Comune in relazione ad alcuni abusi edilizi.

I fatti acclarati dalla magistratura credo non necessitino di ulteriori commenti. Quello che mi preme ricordare è che tali fatti si verificarono durante l’amministrazione Appendino che dovette affrontare, in mezzo a mille difficoltà, la difficile gestione delle concessioni dei locali del Valentino.

Nonostante le innumerevoli polemiche, conseguenza di una stagione di abusi e di irregolarità che il parco e la Città non meritavano, è stato fatto un piano per riqualificare tutta l’area e, nonostante la situazione fosse decisamente complicata, siamo riusciti in tempi rapidissimi a rimettere a bando diverse strutture inutilizzate da tempo e a mettere le basi per far ripartire il parco in trasparenza e legalità.

Il Disegno di Legge sulla Concorrenza e sul Mercato

Da qualche mese sta succedendo qualcosa di particolarmente grave senza che il dibattito politico nazionale e la maggior parte dei media mainstream se ne stiano occupando.

Lo scorso 4 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un “Disegno di Legge sulla Concorrenza e sul Mercato” che impegna ad un riordino normativo sulla materia dei servizi pubblici locali.

Questa proposta, purtroppo, intensificherà di molto il processo di privatizzazione dei nostri servizi pubblici e dei nostri beni comuni, a partire dall’acqua per arrivare alle aziende di trasporto pubblico locale.

In estrema sintesi, il disegno di legge prevede che la gestione pubblica da parte dei Comuni dei servizi locali diventi un’eccezione rispetto all’affidamento in gara, e quindi alla messa sul mercato, con tutte le conseguenze, in termini di tariffe per gli utenti e in termini di garanzia dei diritti di tutte e di tutti, che ciò comporta.

Ne ho parlato ieri in Consiglio Comunale presentando, su proposta delle associazioni che si occupano della difesa dei beni comuni, un atto che impegna il Governo a stralciare questa inaccettabile proposta. Purtroppo il mio atto è stato respinto dall’attuale maggioranza di centrosinistra, che ha ben pensato di presentarne a distanza di una settimana uno fotocopia, ma più blando nel dispositivo, e approvarsi solo il suo.

Al di là di queste scaramucce imbarazzanti non nuove ad un Partito Democratico che già mostra segni di spaccatura al suo interno, sono e resto realmente preoccupata di ciò che ci attende.

Torino non si può svendere: i nostri servizipubblici sono un patrimonio di tutte e tutti i torinesi e non possono piegarsi a mere logiche di profitto per pochi.

Come MoVimento 5 Stelle Torino ci siamo, e ci saremo, per portare avanti fino alla fine la battaglia per la difesa dei beni comuni e dell’autonomia degli enti locali.

Diffidate dalle imitazioni.

Dubbi sul concorso per il ruolo di City Manager

Per capire se tra gli altri dodici profili esclusi esistevano delle competenze che non sono state prese in considerazione, ieri abbiamo presentato una Richiesta di Accesso agli Atti per poter visionare i curricula inviati al Sindaco e valutati dai componenti della giunta Lo Russo.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, vestito elegante e testo

Parcheggio selvaggio sulle ciclabili

Il parcheggio selvaggio e l’utilizzo improprio delle corsie ciclabili è un problema da affrontare seriamente per la sicurezza di tutti.

L’aumento del limite della velocità da 20 a 30 km orari, provvedimento annunciato dall’attuale amministrazione, non è sicuramente la soluzione.

Dalle foto non si evince chiaramente ma le auto parcheggiate parallelamente al margine destro della carreggiata sono tutte in divieto di sosta… 🚘🚲🛴🚫

CITY MANAGER, UNA NOMINA …STRANA.

La nomina nel ruolo di City Manager della Città di Torino ci è apparsa strana perché nel curriculum di Cimadom non è riportata alcuna pregressa esperienza nella pubblica amministrazione.

Inoltre fino al 2019 ha ricoperto un ruolo manageriale per la Manitalidea, società specializzata in servizi di pulizia che di certo non è stata un esempio di successo aziendale, ma è anzi diventata famosa per esser stato uno dei più grandi crac della storia del Paese e sicuramente della nostra Provincia.

Farò un accesso agli atti per capire se, tra i profili esclusi, esistevano delle competenze che non sono state prese in considerazione.

OCCUPAZIONI IMMOBILI ATC: NECESSARIO ACCELERARE LE ASSEGNAZIONI

Da ormai diverse settimane ricevo continue segnalazioni relative ad occupazioni abusive di alloggi ATC.

Si parla, per esempio, dei complessi di corso Racconigi, via Ghedini, corso Lecce, via Aosta, e di certo ne ho dimenticato qualcuno.

Pare che il fenomeno negli ultimi mesi si sia addirittura inasprito, con tutti i problemi di ordine pubblico che ne conseguono.

Sappiamo da sempre che la maggiore criticità avviene nella fase in cui gli alloggi di risulta devono essere adeguati per la successiva riassegnazione ad altre famiglie.

Nonostante il programma della maggioranza preveda, tra i suoi punti, di “accelerare le procedure di assegnazione degli alloggi ATC”, al momento nulla è stato fatto e anche le risposte della Giunta alle mie interpellanze sono state piuttosto evasive.

I cittadini però esigono risposte concrete: ogni occupazione, se non gestita, rischia di diventare come quella di via Bologna.

Di seguito l’articolo di Torino Oggi