Consigliere Comunale – attuale Capogruppo MoVimento5stelle Torino
Nata a Torino nel 1982.
Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia.
Già consigliere e Presidente della commissione Commercio e Lavoro durante la legislatura 2016-2021 ha seguito in particolare i lavori delle Commissioni Sanità, Lavoro e Commercio, Smart City.
Segue attualmente i lavori delle commissioni:
- Comm.1 Bilancio – Bilancio e Programmazione del Comune, Bilancio e Programmazione delle Aziende, Patrimonio, Economato, Personale e ordinamento degli uffici, Servizi Demografici, Polizia Municipale
- Comm.3 – Lavoro, Commercio e Artigianato, Formazione Professionale
- Comm.4 – Sanità e Servizi Sociali
- Comm.5 – Cultura, Istruzione, Sport, Turismo, Tempo Libero, Gioventù
- Comm. Controllo di gestione – Approfondimento, controllo e garanzia dell’efficienza e dell’efficacia dell’organizzazione comunale
- Comm. Servizi pubblici locali – Funzioni di monitoraggio, indirizzo e controllo in materia di servizi pubblici locali con particolare riferimento alla qualità, alle modalità, ai costi ed alle tariffe di erogazione, ai contratti di servizio, nonché in merito agli indirizzi sulle nomine di spettanza comunale negli organi delle società erogatrici
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Sindaco, cos’ha da nascondere?
In questo anno e mezzo di amministrazione Lo Russo, segnato soprattutto dall’aumento di tutte le tasse per i torinesi e di tagli di nastri di progetti avviati dalla giunta Appendino (ultimo la fabbrica Cartier) e di Eventi che ha ereditato (da Eurovision alle Finals), non ho mai mancato di aggiornarvi sull’incoerenza e l’insopportabile arroganza del sindaco.
In questo caso, però, siamo ben oltre. Il doppiopesismo di Lo Russo sulle comunicazioni in aula richieste (ed ottenute) quando era capogruppo di opposizione e non concesse, da sindaco, sul caso Rear e sul suo assessore Carretta deve avere una motivazione razionale. O il sindaco è in stato confusionale oppure ha qualcosa da nascondere?
Di cosa ha paura?
Che cosa c’è di così indicibile, tale da non volersi presentare davanti al Consiglio Comunale e, quindi, ai torinesi, per fare chiarezza e trasparenza?
Perchè gli risulta così difficile esporsi a tutela dell’Ente che rappresenta?
Lunedì in Aula avrò 1 minuto (che incredibile concessione!) gli porrò questo e tutti gli altri interrogativi irrisolti.

La scelta di Lo Russo: coprire politicamente la sua giunta e il suo partito.
Lo Russo ha comunicato tramite la sua Vice che non verrà in Consiglio Comunale a riferire sul rapporto fra Rear, Città e componenti della sua Giunta. Una scelta pavida il cui fine è soltanto uno: coprire politicamente la sua giunta e il suo partito.
Tuttavia, dalla lettura di un articolo apparso oggi sul Corriere, stanno emergendo alcuni aspetti molto rilevanti e decisamente ingombranti per il sindaco Lo Russo.
Brevemente: nel 2016 la Rear, come avevo già fatto rilevare io il giorno prima, ha finanziato direttamente la campagna elettorale di Carretta e Grippo con un contributo di 14 mila euro ciascuno.
L’articolo citato rileva, invece, che nel 2021 le cose sono cambiate. Non è più stata la REAR a finanziare direttamente i candidati sostenuti da Laus (Grippo, Tuttolomondo, Catanzaro), ma professionisti o altre società in relazione ad essa.
Nel caso di Grippo, 7000 euro sono arrivati da Mauro Busso, già sindaco della Rear e professionista della Business Consulting, società che ha sede nell’edificio della Rear e che fa capo a Gandolfo, storico commercialista di Laus. 3000 euro euro sono poi arrivati dalla MTT Service, azienda di cui è amministratore lo stesso Gandolfo.
Nel caso di Tuttolomondo, sempre 7000 euro sono arrivati da Nicola Mangione, avvocato con sede sempre nell’edificio della Rear e 2500 euro sempre dalla Business Consulting. Il consigliere, in un’intervista, afferma che è stato lo stesso Laus a chiedergli di candidarsi.
Nel caso di Catanzaro, invece, 4000 euro sono arrivati dalla Rear Vigilanza, società di cui la Rear detiene il controllo totale.
Ma l’aspetto politicamente più rilevante è che Busso e Mangione non hanno finanziato solo i candidati già citati, ma hanno anche finanziato direttamente il comitato elettorale del Sindaco Lo Russo con 2000 euro a testa, come riportato proprio sul suo sito.
Ripeto, lasciamo da parte la questione penale che verrà affrontata nelle sedi competenti.
Politicamente parlando, però, le nuove domande che pongo al Sindaco sono:
– la nomina di Carretta (uomo di punta di Laus) ad assessore, era una promessa effettuata prima delle elezioni, oppure è pura casualità? Nel caso fosse stata una promessa (come sostenuto dal giornalista autore dell’articolo e altre testate), bisogna rilevare che poi è stata mantenuta.
– E’ opportuno tutto questo giro di contributi economici, candidature, promesse (eventuali o reali) e poltrone?
– E’ accettabile che la partecipazione politica nel Partito Democratico torinese , abbia queste dinamiche, a prescindere da qualsiasi eventuale implicazione giudiziaria?
Semplici domande di natura politica di fronte alle quali solo il Sindaco Lo Russo può decidere se fornire una risposta ai torinesi oppure continuare a scappare.
Gliele porrò di persona durante il prossimo Consiglio e, nel caso in cui non rispondesse, le depositerò come interpellanza.

INCHIESTA REAR: DA PARTE DI LO RUSSO SERVONO CHIAREZZA E TRASPARENZA
Stando a quanto riportato questa mattina dai quotidiani, fra gli indagati risulterebbero anche l’assessore Mimmo Carretta e la Presidente del Consiglio Comunale Grippo.
Al di là dei risvolti penali e di una vicenda dai contorni non chiari che non ci competono in alcun modo e che verranno chiariti nelle sedi proprie e dalle autorità competenti, ci sono elementi politici davvero macroscopici che Lo Russo non può più far finta di ignorare nascondendosi dietro a un silenzio che ormai si è fatto oltremodo assordante.
L’inchiesta, infatti, non coinvolgerebbe solo più Laus, il suo maggiore sponsor politico all’interno del PD, ma anche due politici di primo piano tra cui, appunto, uno di sua nomina e fiducia, l’assessore Mimmo Carretta.
Al suo assessore ha affidato una delega delicatissima – quella allo Sport e Grandi Eventi – che può riguardare in maniera diretta o indiretta, proprio i rapporti fra il Comune ( e i vari enti collegati ) e la Rear, che fornisce a questi innumerevoli servizi a vario titolo.
Proprio per questo, per fugare ogni dubbio, per dimostrare che la TRASPARENZA viene prima di tutto, il Sindaco dovrebbe venire a riferire urgentemente in Aula in ordine a quanto emerso, ma anche e soprattutto per rassicurare la cittadinanza circa i rapporti fra REAR e la Città, e fra REAR e la sua giunta.
Lo Russo, vorrei ricordarlo, è sì un esponente di partito (e da qui comprendo il suo imbarazzante silenzio) ma da ottobre 2021 è anche il sindaco di tutti i torinesi. E proprio questo aspetto impone una scelta ormai divenuta inevitabile, quella di ripulire il campo con chiarezza e di allontanare ogni ombra. Ne va della credibilità dell’Istituzione che rappresenta. Perché, come lui stesso ricordava qualche tempo fa, “Il confine dell’opportunità politica, infatti, non è e non deve essere solo il codice penale ma lo precede di gran lunga, arriva molto prima, soprattutto per un amministratore pubblico. Soprattutto a Torino.”
Vedremo se il Sindaco sentirà la stessa nostra esigenza di fare chiarezza oppure coprirà politicamente la questione facendo in modo di evitare il dibattito.
