Consigliere Comunale – attuale Capogruppo MoVimento5stelle Torino
Nata a Torino nel 1982.
Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia.
Già consigliere e Presidente della commissione Commercio e Lavoro durante la legislatura 2016-2021 ha seguito in particolare i lavori delle Commissioni Sanità, Lavoro e Commercio, Smart City.
Segue attualmente i lavori delle commissioni:
- Comm.1 Bilancio – Bilancio e Programmazione del Comune, Bilancio e Programmazione delle Aziende, Patrimonio, Economato, Personale e ordinamento degli uffici, Servizi Demografici, Polizia Municipale
- Comm.3 – Lavoro, Commercio e Artigianato, Formazione Professionale
- Comm.4 – Sanità e Servizi Sociali
- Comm.5 – Cultura, Istruzione, Sport, Turismo, Tempo Libero, Gioventù
- Comm. Controllo di gestione – Approfondimento, controllo e garanzia dell’efficienza e dell’efficacia dell’organizzazione comunale
- Comm. Servizi pubblici locali – Funzioni di monitoraggio, indirizzo e controllo in materia di servizi pubblici locali con particolare riferimento alla qualità, alle modalità, ai costi ed alle tariffe di erogazione, ai contratti di servizio, nonché in merito agli indirizzi sulle nomine di spettanza comunale negli organi delle società erogatrici
Ultimi Articoli
Il Salone del Libro è e deve restare indipendente dalla politica
Il Salone del Libro è e deve restare indipendente dalla politica, che evidentemente non vede l’ora di metterci sopra le mani.
Il nuovo ospedale su area alluvionabile?
La forza delle immagini che in questi giorni arrivano dall’Emilia Romagna riesce a rendere solo in minima parte l’entità della tragedia.
Vorrei manifestare la mia personale vicinanza alla popolazione di quei territori che è stata violentemente colpita dal maltempo, con gravi perdite umane oltre che con disastrosi impatti su tutto il territorio.
Sono però questi i momenti in cui è indispensabile aprire una profonda riflessione sui cambiamenti climatici, intervenendo con azioni di pianificazione che valutino i rischi di alluvione e dissesto idrogeologico, con l’obiettivo di prevenire la ripetizione di disastri simili.
E’ ora di smetterla di consumare suolo e soprattutto di costruire nelle vicinanze di zone che sono a rischio esondazione.
Nella nostra Città, ad esempio, da qualche mese si sta dibattendo sulla costruzione del nuovo ospedale che prenderà il posto del Maria Vittoria proprio in una zona a rischio esondazione all’interno del Parco della Pellerina.
Consultando, infatti, la cartografia ufficiale della Regione Piemonte sul rischio alluvionale si nota che l’area indicata da Comune di Torino e Regione Piemonte per costruire il “nuovo Ospedale Maria Vittoria” è considerata in senso geologico come “a rischio medio” di alluvione, ed è adiacente a una porzione (quella in cui dovrebbero sottrarre ulteriore suolo al parco per ricavare le opere accessorie, come parcheggi, vie d’accesso, ecc.) contrassegnata per “rischio elevato” di alluvione.
Per prevenire il ripetersi di disastri come quello che ha colpito l’Emilia Romagna, continuo a chiedermi se sia opportuno che Comune di Torino e Regione Piemonte autorizzino la costruzione di un nuovo ospedale all’interno del Parco della Pellerina di Torino.
Considerando che il futuro vedrà una sempre maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi, chiediamo al Sindaco se la scelta di collocare lì il nuovo ospedale non debba essere rimessa in discussione.
E’ assolutamente inutile dopo tragedie come questa essere solidali con le popolazioni coinvolte ma non fare nulla per evitare che possano ripetersi.
Se il Sindaco continuerà per la sua strada, valuteró tutte le strade percorribili per bloccare questo scempio.


Vergognoso!
Trovo vergognoso che nemmeno oggi, giorno in cui inaugura il Salone del Libro, la stazione Metro Porta Nuova sia in grado di offrire ai Torinesi e ai numerosi turisti un servizio decente.
La situazione è questa: esternamente non funziona neanche una delle 4 scale mobili presenti, ed è in funzione soltanto uno dei due ascensori. Internamente la situazione migliora un po’, però entrambi gli ascensori hanno un fortissimo e acre odore di urina, che li rende praticamente inaccessibili. In pratica restano usufruibili soltanto le due scale mobili interne, ma se un turista, magari con problemi di deambulazione, avesse la malaugurata idea di voler fare un giro in centro Città dopo aver trascorso la mattinata al Salone dovrebbe fare un giro inspiegabile, entrando all’interno della stazione per poi uscire e attraversare Corso Vittorio, ovviamente pagando un nuovo ingresso in metropolitana.
È questo il biglietto da visita che la Città vuole lasciare a chi viene a visitarla, magari per la prima volta?
Allucinante.
