Lavoratrici e lavoratori si sono fermati con diversi presidi e manifestazioni in tutta Italia in contrasto con la legge di bilancio del Governo Meloni. Il 24 Novembre si è riempita la piazza di Torino e come Movimento 5 Stelle non potevamo non essere presenti per ascoltare la voce e le ragioni di lavoratrici e lavoratori che accusano il Governo di non aver fatto abbastanza sulle disuguaglianze, sui diritti e sul salario minimo orario.
Presente al corteo anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini con il quale i nostri Portavoce alla Camera dei Deputati Chiara Appendino e Antonino Iaria, e Francesco Lauria, Portavoce in Circoscrizione 7, hanno dialogato per comprendere quali sono le difficoltà che oggi denunciano migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Antonino Iaria: "Abbiamo ascoltato le ragioni di Maurizio Landini e di chi oggi era in piazza a manifestare. Essere presenti allo sciopero organizzato da Cgil e Uil è un dovere per chi vuole stare al fianco di lavoratrici e lavoratori, noi ci siamo per sostenere fermamente il salario minimo e la necessità di ascoltare le legittime richieste della forza lavoro. Le proposte di delocalizzazione della #Lear e della #TeConnectivity, sono un danno enorme al nostro territorio e al sistema industriale del nostro Paese, per questo serve far fronte comune per impedirlo. Lavoratrici e lavoratori che vogliono legittimamente scioperare per rivendicare i loro diritti devono essere libere e liberi di farlo. Il governo anziché minacciare la precettazione ascolti le voci del mondo del lavoro sul serio. È arrivato il momento di garantire giustizia e dignità nel mondo del lavoro."
Chiara Appendino: "Siamo in piazza al fianco di chi protesta contro questa manovra del governo Meloni fatta di tagli per i cittadini e la sanità, nessun aiuto ai lavoratori e nuove tasse e che non va a prendere nessun contributo extra da chi ha fatto enormi incassi da pandemia, guerre, caro bollette e caro mutui. Per esempio alla Lear rischiano di perdere il lavoro 300 operai, uomini e donne che in molti casi hanno faticato in quel luogo per decenni. Fra un mese scadrà la loro cassa integrazione e l'azienda si è chiusa in un silenzio assordante e inaccettabile. Queste persone hanno la comprensibile paura di essere lasciate da sole, senza la dignità di un lavoro con cui mantenersi e senza aiuti, dato che il Ministero li ha convocati solo questa settimana, dopo una lunga attesa.
Francesco Lauria: "Manifestare e non essere minacciati. Oggi a Torino insieme a Chiara Appendino e Antonino Iaria M5S per ascoltare le ragioni dello sciopero di #Cgil e #Uil che ha visto la partecipazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Questo Governo minaccia la precettazione ma la piazza risponde a gran voce: diritti, salario minimo e basta precarietà. Sono già migliaia e migliaia le firme raccolte nei banchetti e nelle piazze di tutta la nostra città a sostegno del #salariominimo; è ora che la politica ne prenda atto e agisca."