2 giugno
2022
Ieri avevano parlato Zelensky e Biden (basta andare a leggere su quanto scritto il 1° giugno), ma le cose dette vengono valutate intollerabili, anche le parole di Biden, (qualcuno lo scusa per l'età). Ci pensa Stoltemberg, segretario generale della NATO che fino ai nostri giorni dà chiari segni di “mania di grandezza”: “La guerra sarà lunga. Spetta agli ucraini decidere se e su cosa trattare” alla faccia delle parole di Biden, per quello che conta.
La perla del giorno: “Mattarella: la guerra ci riporta all'Ottocento” (Messaggero). Commento di Travaglio: “...Oppure al 1999, quando l'Italia bombardava Belgrado e Mattarella era vicepremier” (da Scemi di guerra)
3 giugno
2022
La Nato guarda solo da una parte: Erdogan annuncia una nuova operazione contro i curdi nel Nord della Siria. Ma vogliamo paragonare i curdi, noti terroristi (sigh) con gli ucraini, baluardo della democrazia occidentale (sigh), una specie di Nembo Kid statale? Al contempo siamo sotto feste nazionali, i giornali sonnecchiano. Ci pensa Repubblica, contemporaneamente su opposte idee: “Qui Ucraina. Tra i soldati del Donbass cento giorni dopo: i russi sono troppi, ormai stiamo perdendo”. (Repubblica), che però subito riequilibra: “(a Mariupol)... si/ sono comportati da eroi”. E poi c'è il colpo al “vecchio” Kissinger, che non è autorizzato a parlare di Ucraina: “un tradimento in piena regola”, “una proposta indecente, immorale, assurda”. (Bernard-Henry Lévy, Repubblica). Sulla presunta proposta indecente vedere il 24 maggio.
4 giugno
2022
Sono sempre giornate “in vacanza”. I giornali parlano poco, così si sbaglia poco, e molti sono preoccupati di NON dire che va male per l'Ucraina. Allora si scrivono amenità: “Il Tour musicale di Zelensky” (??? Il Foglio). Ma come farsi scappare dichiarazioni da “perla”?
La perla del giorno: I sei pacchetti di sanzioni varati dalla Commissione europea avranno comunque un effetto devastante (???) sull'economia e sul potere russi, la loro efficacia è fuori discussione” (Paolo Gentiloni). E come no?!?!??? S'è visto!!!
5 giugno
2022
Mala tempora currunt!!!! Appaiono le liste di proscrizione (sigh!!!! ignobile!!!). Ci pensa il Corriere della Sera: “Influencer e opinionisti. Ecco i putiniani d'Italia” con 9 foto, tra cui il pluri-perseguitato professor Orsini (notare che NESSUNO ha mai dimostrato che le cose da lui dette sono emerite falsità. Ma che serve, basta semplicemente sputtanare le persone). Si spaccia il tutto come “lavoro “ dei Servizi italiani. I nomi? Giorgio Bianchi, freelence (ha attaccato più volte Adolfo Urso, senatore di FdI), Alberto Fazolo, economista (ha parlato di giornalisti uccisi in Ucraina: lui dice 80, nella realtà sono solo 40, ma uccisi negli ultimi 8 anni, cioè dal 2014: ma guarda caso!!!), Manlio Dinucci, 84 anni (promotore del comitato “No Guerra No Nato”), Alessandro Orsini (qui è evidente, ha detto che “il re è nudo” parlando di Ucraina!) e Maurizio Vezzosi, Vito Petrocelli, senatore ex 5 Stelle, Claudio Giordanengo (anziano dentista leghista), Laura Ruggeri (blogger residente a Hong Kong. Sarà anche filo-cinese?), Cesare Sacchetti (freelance), come dire la quinta essenza dello spionaggio internazionale. Ne manca ancora una, Anna Dubovikova, giornalista russa, che risiede ed opera a Mosca (oddio, per forza è putiniana) ma perché è inserita nei “fedelissimi” italiani? Dopo tutto questo, appena compare in edicola il Corriere, il Copasir (che controlla i Servizi), per bocca del suo presidente Adolfo Urso (FdI), dichiara di non saperne nulla di questa lista di proscrizione. Annamo bene!!!!
6 giugno
2022
Encefalogramma piatto. Tutti dormienti. Solo Il Fatto Quotidiano segnala la lista pubblicata dal Corriere. Ma che notizia volete che sia una semplice lista, messa insieme un po' per scherzare, come una nazionale di calcio ideata al Bar Sport! Così si litiga su chi mettere o togliere, ma si scherza, via!!!!
7 giugno
2022
Comincia il tira e molla verso la Cina. Zelensky chiede alla Cina di
invitare al ritiro la Russia. Questo balletto ci sarà molte volte
sino ai nostri giorni: ma perché nessuno chiede agli USA che
intervenga per convincere l'Ucraina a iniziare seri colloqui di pace?
Mistero della fede (negli USA). Tutto (o quasi) tace sull'elenco
apparso il 5 sul Corriere. Meglio, qualcuno ne parla. “... critiche
legittime e civili.... La lista di proscrizione in Italia è la più
stupida invenzione filo-putiniana” (Francesco Merlo su Repubblica),
“Demenziale che si faccia scandalo del ritratto giornalistico che
il Corriere ha dedicato al partito di Putin in Italia” (Giuliano
Ferrara sul Foglio). Si vede che la gogna nelle moderne vesti non
interessa più nessuno.
8 giugno
2022
Sulla black list qualcosa si muove. Ignorata un po' da tutta la “carta stampata” e “cugini”, ne parlano solo Il Fatto, La Verità, e, su La 7, Otto e mezzo e Di Martedì. Per il resto “cervello piatto e sguardo catatonico”. Conte, Bersani, Salvini e Lorusso (Federazione nazionale della stampa) usano parole di fuoco. Per reazione Gabrielli, sottosegretario, dichiara che “l'intelligence non ha mai stilato liste o svolto attività di dossieraggio”. Seconda smentita: i nostri servizi non hanno “creato”la lista pubblicata sul Corriere; allora chi l'ha ideata? Orsini, Bianchi e Vezzosi dichiarano di aver intenzione di querelare il Corriere.
Perla del giorno: “La caccia di Kiev ai collaborazionisti: passano informazioni ai russi. Preziosi alleati per l'Armata, per gli ucraini sono traditori da punire in modo esemplare (sigh). Circa 1.500 traditori (ancora sigh!) rischiano il carcere”. (Cremonesi sul Corriere. Dal tono usato, probabilmente mentre scriveva ha stappato dello spumante, alla faccia dei “traditori”!!!)