PD in Ztl, M5s in periferia
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiNon ha alcuna pretesa di avere un valore statistico. Di questo si occupano le società specializzate. Ma i dati emersi isolando alcuni seggi del centro e della crocetta da quelli dei quartieri più in difficoltà restituiscono uno scenario che si commenta da sè.
UN PO’ DI NUMERI SUL REDDITO DI CITTADINANZA
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiOggi in consiglio comunale si è parlato di reddito di cittadinanza e, come capita spesso quando si affronta questo tema, ho dovuto rispondere puntualmente a tutte le bestialità del centrodestra nei confronti di una misura di contrasto alla povertà che si è dimostrata essere molto efficace.
ACCUSA: con il reddito di cittadinanza si danno soldi alla gente perché non lavori.
Primo: 2 percettori di reddito di cittadinanza su 3 non possono lavorare perché minori (700mila), disabili (200mila) e anziani; il restante terzo ha un’occupabilità scarsa a causa di un tasso di scolarizzazione basso: il 72% non va oltre la terza media. Secondo: il 46% dei percettori del reddito di cittadinanza sono “lavoratori poveri” che prendono il sussidio a integrazione dello stipendio. Terzo: tra gli idonei al lavoro, il 30% ha sottoscritto almeno un contratto.
ACCUSA: il reddito di cittadinanza invoglia i giovani a stare sul divano.
Solo 2 percettori di reddito di cittadinanza su 10 sono under 35. Secondo l’ANPAL, tra i giovanissimi occupati e beneficiari la quota di chi lavora con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato è pari al 50,6%. Anche in tal caso parliamo di soggetti che lo prendono a integrazione dello stipendio.
ACCUSA: il reddito di cittadinanza ha tolto dal mercato gli stagionali.
Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’INPS, lo scorso anno sono state fatte 920.685 assunzioni stagionali: 263.940 in più del 2020, 187.702 in più del 2019 e 260.100 in più del 2018 quando il reddito di cittadinanza ancora non esisteva. Pure nell’anno in corso, i numeri fanno a pezzi la leggenda degli addetti “introvabili”: nei primi cinque mesi, infatti, i contratti stagionali hanno superato quota 403mila (+60% rispetto allo stesso periodo del 2021).
ACCUSA: il reddito di cittadinanza è il più grande spreco di soldi pubblici/1
Un rapporto della Guardia di Finanza diffuso a ottobre 2021 ha stimato in 15 miliardi di euro le truffe compiute in Italia fra gennaio 2020 e il 30 settembre 2021: dagli illeciti negli appalti pubblici ai falsi invalidi, passando per coloro che si sono dichiarati indigenti senza esserlo pur di ricevere i buoni spesa fino alle pensioni incassate da familiari di parenti morti. Solo lo 0,8% dell’intera somma riguarda il reddito di cittadinanza.
ACCUSA: il reddito di cittadinanza è il più grande spreco di soldi pubblici/2
I percettori di reddito di cittadinanza devono spendere l’importo caricato sulla card entro un mese (solo una minima parte può essere prelevata in contanti) per l’acquisto di beni di prima necessità. Ciò vuol dire che il reddito di cittadinanza spinge l’economia: secondo l’INPS, il 41,5% dei percettori lo ha riversato principalmente sui consumi mentre il 39,4% lo ha usato per risanare i debiti.
ACCUSA: il reddito di cittadinanza ha fallito nella parte delle politiche attive del lavoro.
Con la legge istitutiva del reddito di cittadinanza, varata nel 2019 durante il Conte I, abbiamo stanziato 1 miliardo di euro per ammodernare i centri per l’impiego e potenziare il personale, prevedendo 11.600 nuove assunzioni entro il 2021. In tre anni le Regioni, “titolari” della gestione delle politiche attive del lavoro e dei centri, hanno assunto solo 3.440 operatori: il 29%. 14 su 20 sono in mano al centrodestra: Salvini, Berlusconi e Meloni tirassero le orecchie ai loro governatori.
ACCUSA: il reddito di cittadinanza crea lavoro nero.
Secondo l’ISTAT, nel 2019, primo anno di applicazione del reddito di cittadinanza, le unità di lavoro irregolare sono calate di oltre 57mila casi rispetto all’anno precedente. Inoltre, l’incidenza del lavoro irregolare ha registrato una riduzione diffusa nella maggior parte dei settori di attività economica.
Elezioni. Un buon risultato per il M5s a Torino
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiNonostante tutti ci dessero in caduta libera, questa campagna elettorale ci ha premiato con un risultato straordinario, decisamente al di sopra delle aspettative.
Su Torino, in particolar modo, abbiamo ottenuto la più alta tra le percentuali di tutti i collegi del nord Italia, e su questo risultato ha influito senza dubbio l’ottimo lavoro della Giunta Appendino.
Ora è tempo di ripartire dai nostri temi e dalle nostre battaglie sull’ambiente, sui diritti, sul contrasto alla povertà, sul salario minimo, sulla transizione ecologica.
I prossimi mesi saranno molto difficili e noi li affronteremo restando sempre dalla parte giusta: quella dei cittadini.
Le mie dichiarazioni al Tgr Piemonte sui risultati elettorali.
I primi 11 mesi di PD a Torino
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiBreve riassunto dell’operato di Lo Russo, il sindaco (?) meno votato della storia di Torino 
Ha aumentato l’Irpef
Ha aumentato la Tari
Tempi allungati per avere un cambio di residenza o un certificato di morte all’anagrafe
Ha nominato nelle partecipate del Comune un numero spropositato di trombati del PD
Si è subito attivato per aumentarsi lo stipendio
Con lui sono aumentate le occupazioni abusive delle case ATC
Ha nominato in una partecipata – Smat – il collega di studio della sua assessora alle Partecipate
Ha nominato una city manager da 200.000€/anno ex direttrice di Manitalidea azienda finita in amministrazione controllata
Ha cacciato dal centro città il Fan Village delle Atp Finals di tennis
Ha ridotto da 6 milioni a 2 milioni i fondi per la riparazione delle buche nelle strade
Sul tunnel di Piazza Baldissera, silenzio
Ha ereditato Eurovision, Atp Finals, Universiadi, 70 nuovi tram e la base Ryanair ma prova ad assumersene lui i meriti
Ha interrotto la registrazione all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, al contrario di quanto promesso
Ha dimenticato la cura del verde cittadino durante il periodo di siccità, lasciando morire centinaia di piante
Ha ignorato e lasciato irrisolti i problemi di sicurezza nei quartieri più a rischio
L’elenco non è esaustivo, potete suggerire integrazioni.
Dopo tante critiche e dopo averci dato degli incompetenti…
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiNel giugno del 2016 veniva individuata nelle acque del Po la presenza di esemplari di Myriophyllum, una pianta infestante molto pericolosa per l’ecosistema fluviale.
I consiglieri delle allora minoranze, tra cui l’attuale Assessore Francesco Tresso, criticarono in maniera molto forte la scelta della Giunta Appendino di coinvolgere i volontari di Comune, Regione Piemonte, ENEA, IPLA, Società Remiere, GTT e Amiat per estirpare manualmente le piante infestanti, presenti in grosse quantità.
Gli interventi effettuati all’epoca furono in tutto 3. Estate 2016 autunno 2016 primavera 2017. Tutti manuali e risolutivi. Il Myriophillum sparì definitivamente dalle acque del nostro fiume.
Lo scorso mese di luglio, a distanza di 6 anni, nel Po è stata rilevata la presenza di un’altra pianta infestante, l’Elodea Nuttallii, anch’essa molto pericolosa per l’ecosistema fluviale.
Dopo tante critiche, dopo averci dato degli incompetenti per aver coinvolto i volontari nella pulizia del fiume, quale miglior banco di prova per l’invece competente Assessore Tresso per dimostrare che avrebbe risolto il problema meglio di noi?
Immaginate dunque la mia grande sorpresa nello scoprire che per la rimozione della pianta infestante sono stati coinvolti nuovamente i volontari di Comune, Regione Piemonte, ENEA, IPLA, Società Remiere, GTT e Amiat. Esattamente la stessa identica scelta della Giunta Appendino!
Nel mio intervento in consiglio comunale ho invitato l’Assessore a chiedere scusa e dimostrare almeno un minimo di onestà intellettuale. Secondo voi lo farà?
I mercati rionali sono il cuore pulsante dei nostri quartieri
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiAbbiamo più volte definito i mercati rionali il cuore pulsante dei nostri quartieri e lo abbiamo fatto, in questi anni, con decine di iniziative per sostenerli.
Proprio per questo oggi pomeriggio ho partecipato assieme a Chiara Appendino alla manifestazione del GOIA NAZIONALE COMMERCIO AUTONOMO per difendere il commercio su area pubblica.
È importante portare a livello nazionale l’attenzione dimostrata a Torino per il commercio ambulante.

Niente soldi per le buche in periferia
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiUno degli ultimi atti della Giunta Appendino è stata l’approvazione, in data 23 luglio 2021, di un piano di interventi straordinari sulle pavimentazioni delle vie, delle strade e delle piazze della Città di Torino per un ammontare di 5,8 milioni di euro, che portavano ad oltre 14,5 milioni di euro la cifra investita nell’anno 2021 per affrontare il problema delle buche stradali.
Poi, a ottobre 2021, è arrivata la Giunta Lo Russo, che da una parte prometteva di aumentare i fondi per le manutenzioni stradali del 40%, grazie ai fondi del Governo, ma nel frattempo metteva le mani nelle tasche dei Torinesi, firmando il Patto per Torino con il Governo Draghi e aumentando così tutte le tasse comunali.
Oggi scopriamo che, proprio a causa del patto per Torino, che ha avuto tra i suoi effetti l’aumento dell’Irpef per i Torinesi, i fondi per le manutenzioni di strade e marciapiedi sono stati ridotti, passando da 5,8 milioni di euro a 1 milione e 615 mila euro. Il 72% in meno.
I quartieri di Barriera di Milano – a proposito: Sindaco (?), ha scoperto dove si trova? -, Falchera, Regio Parco, Barca, Bertolla, Rebaudengo, San Paolo, Cenisia, Pozzo Strada, San Donato, Campidoglio, Parella, rimarranno completamente tagliati fuori dalle manutenzioni stradali, quando nel 2023 partiranno i lavori per le riparazioni delle buche e del manto stradale.
Così, Sindaco (?), è riuscito nell’impresa di creare quartieri di serie A e quartieri di serie B. O forse C, se si sommano gli altri problemi.
Centro, Collina e Crocetta, dove risiedono larga parte dei vostri elettori, ovviamente, li avete messi in serie A. Gli altri, dimenticati.
Il “sindaco” sa dove si trovano le periferia della sua città?
/0 Commenti/in Andrea Russi, Articoli e comunicati /da Andrea RussiSindaco (?), mi permetto, umilmente, di indicarle sulla mappa di Torino dove si trova Barriera di Milano.
Conoscerne la collocazione geografica potrebbe, forse, aiutarla nel tentativo di risolverne i problemi.
Con sincera cordialità.
