I diritti degli Educatori professionali

Mercoledì 22 marzo, assieme alla collega Valentina Sganga, abbiamo incontrato alcune rappresentanti del Comitato per i diritti degli Educatori professionali del Piemonte, una realtà che raggruppa educatori di diversa formazione e provenienza che lottano per vedere riconosciuti alcuni diritti.

Le richieste alla politica locale sono di buonsenso: il riconoscimento delle ore lavorative anche quando la persona che necessita dell’intervento educativo risulta assente, il riconoscimento degli spostamenti da un luogo di lavoro all’altro ed infine l’introduzione di alcune ore dedicate alla progettazione degli interventi.

Chiederemo alla Giunta comunale di dare il giusto rilievo alle criticità che ci sono state presentate.

L’assessore propone di cambiare i nomi di Via Tripoli, Piazza Massaua e Piazza Bengasi?

Lascia davvero perplessi la proposta dell’assessore Rosatelli di rivedere i nomi delle vie e delle piazze torinesi che rimandano al colonialismo, come Piazza Massaua, Piazza Bengasi o Via Tripoli.

La giunta Lo Russo dovrebbe occuparsi della riqualificazione urbana di questi luoghi, non di rinominarli a loro piacimento. La situazione di degrado e spaccio che ultimamente sta vivendo Piazza Bengasi merita un’attenzione decisamente diversa rispetto alla proposta di cambiarne il nome.

Spero che la “sinistra” di governo torinese abbandoni questa battaglia, inutile almeno quanto la loro proposta di rimozione dell’obbligo di indossare la cravatta in sala rossa, e inizi, magari a farsi carico di battaglie più utili ai torinesi, come la salvaguardia della Pellerina dalla cementificazione selvaggia che vuole il sindaco Lo Russo.

Giornata della memoria

Oggi ricorre la “XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie”, i cui nomi sono stati letti ieri sera, in Piazza Palazzo di Città, durante il presidio organizzato da Libera Piemonte.

Si parla di 1069 vittime delle mafie censite fra il 1860 e il 2022, tra cui 115 bambini.

È stato un momento emozionante, a cui hanno partecipato alcune centinaia di cittadini e molti rappresentanti delle istituzioni, per ricordarci che è necessario un impegno sempre più concreto da parte di tutti contro le mafie e la corruzione.

#21marzo

Salviamo il Parco della Pellerina

BANCHETTO INFORMATIVO PER SALVARE LA PELLERINA

Come credo tutti sappiate, l’amministrazione torinese e la Regione Piemonte vogliono realizzare il nuovo ospedale che prenderà il posto del Maria Vittoria e dell’Amedeo di Savoia all’interno del Parco della Pellerina.

È possibile devastare uno dei polmoni verdi della nostra città per realizzare una nuova struttura che potrebbe essere edificata da un’altra parte?

Le alternative ci sono e domani, tra le 10 e le 18, saremo al Parco della Pellerina per raccontarvi le ragioni per cui bisogna opporsi a questa scelta scellerata.

Assieme ai nostri portavoce comunali e nazionali vi racconteremo le ragioni per cui bisogna opporsi alla scelta del Comune e della Regione di sacrificare il parco della Pellerina per edificare un nuovo ospedale che potrebbe essere costruito da un’altra parte.

Vi aspettiamo!

Fuori i partiti da GTT!

Ho appreso che tra i componenti della nuova segreteria regionale del PD sarebbe presente Michele Paolino, nel ruolo di responsabile della comunicazione.

Ex capogruppo dem in Sala Rossa, bonacciniano come Lo Russo, Paolino è stato nominato dal Sindaco quale componente del consiglio di amministrazione di GTT, una delle più grandi partecipate della Città.

È normale che un componente del Cda di GTT ricopra un ruolo partitico all’interno della segreteria regionale del PD?

Di certo è inopportuno. Auspico un immediato passo indietro, con le dimissioni dal Cda di GTT. Sarebbe questo forse il primo segnale di serietà a cui questa Giunta non ci ha certamente abituati.

Lunedì depositeró un’interpellanza in Sala Rossa.

Automotoretrò: il Comune non ha mosso un dito per trattenerli a Torino.

In un’intervista ad una delle più prestigiose testate del settore, l’organizzatore di Automotoretrò ha dichiarato che il Comune non ha mosso un dito per trattenerli a Torino. Eppure si trattava del secondo evento fieristico più importante della città, dopo il Salone del Libro, con ricadute economiche importanti, considerato che durante il Salone dormivano e mangiavano in città decine di migliaia di persone.

Ora, mi chiedo: cosa lo paghiamo a fare lo stipendio del Sindaco e dell’assessore Carretta?

Inutile dirvi cosa si sarebbe detto e scritto se tutto ciò fosse accaduto durante la precedente amministrazione.

Potete leggere l’intervista completa qui.

Piazza Baldissera, addio tunnel (e addio promesse elettorali)

Lo Russo, 2019: “L’amministrazione (Appendino) chieda i soldi al governo per realizzare il tunnel!”

Lo Russo, 2022: “Tunnel di piazza Baldissera, lo voglio”.

Lo Russo, 2022: “Abbiamo ribadito al ministro l’assoluta priorità della realizzazione del sottopasso di piazza Baldissera”

Foglietta, 2023: “No al tunnel, troppo costoso. Via la rotonda, mettiamo i semafori”.

 

Ecco a voi i due massimi interpreti del circo Barnum che questa amministrazione ha messo in piedi su Piazza Baldissera.

Solo che non fanno ridere, visto che a pagarne le spese sono i cittadini torinesi che si trovano di fronte all’ennesima promessa non mantenuta di Lo Russo.

Nuovo ospedale nel Parco della Pellerina nonostante le proteste dei torinesi

Nonostante le proteste dei residenti, nonostante un piano approvato non più di due settimane fa dal consiglio comunale che chiede alla giunta di non utilizzare quell’area, abbiamo appreso che la scelta di realizzare il nuovo ospedale Maria Vittoria nel Parco della Pellerina è ormai definitiva

È una scelta vergognosa, che non avrebbe neanche dovuto essere presa in considerazione, viziata tra l’altro da criteri di valutazione quantomeno dubbi delle aree messe a disposizione della città.

Una scelta tra l’altro supportata anche da forze politiche che si definiscono ecologiste, ma che in un anno e mezzo di consiglio comunale sono riuscite a distinguersi soltanto per la battaglia sull’eliminazione della cravatta in sala rossa.

Meno cravatte, più cemento, per il resto non pervenuti.

L’istituzione della nuova struttura ospedaliera che prenderà il posto del Maria Vittoria non può e non deve passare dal sacrificio di uno dei più grandi parchi della città, siamo stati l’unica forza politica a ribadirlo con forza in Consiglio Comunale e continueremo ad opporci in tutte le sedi.

Le “uscite incentivate” di Stellantis (e Lo Russo)

Nello scorso mese di settembre il Sindaco Lo Russo, con toni trionfalistici, relazionava in Consiglio Comunale in merito al protocollo siglato con Stellantis, che a suo dire rappresentava “un passaggio storico importante” e “una buona notizia per tutti noi, per la città e per il Piemonte”, oltre che elemento di “soddisfazione territoriale”.

Non avevo condiviso, all’epoca, l’ottimismo del Sindaco: in quella seduta chiesi infatti maggiori garanzie sui livelli occupazionali e sulle esternalizzazioni delle produzioni e un maggiore coinvolgimento dei sindacati nelle trattative.

È di ieri la notizia del nuovo accordo quadro siglato da Stellantis con i sindacati, che riguarderà fino a 2000 uscite incentivate. La riduzione del personale non è certamente un segnale incoraggiante, a maggior ragione se si guarda al futuro e alle prospettive aziendali che il gruppo intende sviluppare sul territorio italiano.

Mirafiori, nello specifico, sarà nuovamente lo stabilimento interessato dal maggior numero di uscite.

Ma il Sindaco, in tutto questo, dov’è? E se c’è, riesce davvero ad essere ancora così ottimista?

Automotoretrò lascia Torino

L’approccio ai problemi della città di Lo Russo e dei suoi assessori, è questo: tenersi lontano dai problemi per non sporcarsi le mani tentando di risolverli, salvo poi andare alla ricerca di un capro espiatorio.

Se Automotoretrò – il secondo evento fieristico più importante della città – ha lasciato Torino, la responsabilità è anche di Lo Russo.

Le dichiarazioni dell’organizzatore non potevano essere più chiare.