L’assessora alla Mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, risponde alla richiesta di comunicazioni del Movimento 5 stelle sulla sospensione della Ztl: ” … 𝑑𝑎𝑙𝑙’8 𝑎𝑙 14 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑍𝑡𝑙 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 +75% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜, 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑃𝑖𝑒𝑚𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑧𝑜𝑛𝑎 𝑟𝑜𝑠𝑠𝑎, 𝑒 𝑢𝑛 -17% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎 s𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙 2019, 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙 15 𝑎𝑙 21 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑐’𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 +61% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 2020 𝑒 𝑢𝑛 -19% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 ’19. 𝑃𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎, 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒, 𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑖𝑎, 𝑖 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖 𝑚𝑒𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑙𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑚10 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑏𝑎𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑖𝑙 50% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 2020 𝑒 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑙𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑖𝑙 24% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 2019. 𝐷𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑛𝑎𝑙𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑃𝑚2,5, 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑁𝑜2 𝑖 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑜𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙 2021 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑏𝑎𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑖𝑙 10-15% 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙 2019 𝑒 2020…”
Dai dati si evince chiaramente un graduale ritorno ai valori rilevati nel periodo pre-pandemico. Le ragioni della prima sospensione della zona a traffico limitato e delle proroghe successive erano legate a due fattori fondamentali: – un crollo in centro degli ingressi dei veicoli privati, a prescindere dalla sospensione della Ztl, dovuto alle chiusure del lockdown, allo smart working, alla didattica a distanza e alla cassa integrazione; – il minore uso dei mezzi pubblici dovuto ai limiti di capienza e alla paura di eventuali contagi. Ad oggi le motivazioni che hanno spinto all’adozione del provvedimento di sospensione siamo sicuri siano ancora valide? Quale sarà il modello che vorrà applicare il neosindaco, visto che quello della precedente amministrazione, ovvero l’estensione oraria, le due ore di parcheggio prepagato e gli sconti per le auto che inquinano meno non piaceva? Le vere ragioni della sospensione sono il permanere delle condizioni pandemiche oppure la voglia di far arrivare di nuovo in centro il traffico automobilistico? Non dobbiamo aspettare che il semaforo Antismog dell’Arpa cambi colore ma è necessario anticipare con scelte politiche lungimiranti. Questo non significa abbandonare la macchina, ma usarla di meno per andare più a piedi, in bicicletta e sui mezzi pubblici. Progetti efficaci di miglioramento dei servizi, potranno essere di forte aiuto al commercio, alla qualità urbana e ad una graduale crescita socio-economico della città.