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Lo Russo cancella il mercatino di Natale di Piazza Castello

Oggi, su La Stampa, Luca Ferrua fa una riflessione che vorrei condividere insieme a voi.

Se è vero che quest’anno, dopo lo stop per Covid, tornano i festeggiamenti in piazza e i mercatini di Natale, è anche vero che l’attuale giunta ha deciso di cancellare completamente il lavoro fatto negli anni precedenti. Come? Cancellando il mercatino di Natale di Piazza Castello e tornando al vecchio concerto di Capodanno, al posto dello spettacolo di magia che aveva riempito di persone Piazza Castello portando Torino anche sul Guinness dei Primati.

Riguardo ai mercatini, non ho problemi a dire che su alcune cose si poteva ancora migliorare. Torino non aveva mai avuto un grande Mercatino di Natale in centro in grado di attirare turisti. Eravamo partiti da zero, incontrando anche delle difficoltà. Ma qualcosa era stato fatto e da lì si poteva ripartire.

Invece, via, tutto cancellato. Torino torna indietro, anche sotto questo punto di vista. Ecco perchè trovo di assoluto buon senso le parole di Ferrua pubblicate oggi su La Stampa.

TARDIAMO L’ACCENSIONE DEI RISCALDAMENTI ANCHE A TORINO

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ieri ha posticipato l’accensione dei riscaldamenti nella sua città al 29 ottobre.

Può farlo perché la legge prevede che i sindaci, con propria ordinanza, possono ampliare o ridurre i periodi annuali di esercizio degli impianti termici, a fronte ovviamente di comprovate esigenze.

Ora, a Torino cosa aspettiamo a fare lo stesso?

Non è solo una questione di riduzione dei consumi di gas naturale per la crisi che stiamo vivendo, e che purtroppo sta colpendo violentemente tante famiglie, ma è anche una necessità ambientale improrogabile.

Questo ottobre a Torino le temperature sono state di quasi 2 gradi superiori alla media degli ultimi 30 anni e mentre scrivo questo post, la colonnina di mercurio tocca quota 20°C.

I riscaldamenti, lo sappiamo, sono una delle fonti di inquinanti atmosferici locali, certo non la principale, ma in una città che è maglia nera per lo smog e che ha già all’attivo 69 giorni di sforamento del PM10 – come testimonia Legambiente con il suo dossier “Mal’aria 2022” uscito pochi giorni fa – ogni azione di contenimento delle emissioni nocive e di quelle climalteranti è utile e fondamentale, lo è in primoluogo per la nostra salute.

Quindi caro sindaco Stefano Lo Russo, è vero che fa caldo, ma la prego esca dal torpore amministrativo in cui si è rinchiuso e agisca. Possibilmente…ora!

Il PD non ha rispettato le regole. Avevamo ragione noi.

Ricordate i famosi comizi elettorali del PD nel Punto Verde di Piazza d’Armi? E’ finita così…

 

Lo Russo: “La Metro2 avrà tre fermate in meno”

Abbiamo letto sulla Stampa di oggi che il Sindaco (?) Lo Russo, durante un incontro con i cittadini di Barca e Bertolla, ha dichiarato di voler affrontare l’aumento dei costi di realizzazione della metro 2 riducendone il tracciato e tagliando il numero delle stazioni previste, penalizzando così nuovamente i cittadini della periferia nord di Torino.

Poche ore dopo, la capogruppo del Partito Democratico Nadia Conticelli ha replicato suggerendo invece di sacrificare le fermate del tratto che passa sotto il centro storico

Non stupisce neanche più che l’unica proposta del Sindaco e della maggioranza PD che amministra la Città sia l’ennesima penalizzazione a scapito dei cittadini.
Però i Torinesi non meritano una guerra di territori, tra centro e periferia. Il numero di fermate DEVE restare quello determinato nel progetto preliminare.

Sindaco, dimostri di contare qualcosa e chieda con forza al nuovo Governo i fondi per completare il tratto già previsto e tra l’altro già finanziato per un miliardo e 850 milioni.

E soprattutto venga a raccontare le sue intenzioni di fronte al Consiglio Comunale. Abbiamo richiesto comunicazioni in aula per lunedì prossimo, ma purtroppo non ci sono state concesse.

Sì, una cosa buona questo Sindaco l’ha fatta…

Lo Russo, per provare ad allontanare una sorta di complesso che vive dal giorno del suo insediamento, ha dichiarato che nel primo anno da sindaco ha fatto “più dei 5 Stelle”. Se lo dice da solo, perché dubito fortemente che qualcun altro glielo possa riconoscere.
Ovviamente i giornali riportano tale informazione senza sentire la necessità di fare un minimo di fact checking. Andava di moda farlo soltanto con le dichiarazioni di Conte durante l’ultima campagna elettorale.
Il nostro parere è diametralmente opposto, ovvero che il primo anno di Lo Russo è stato un vero e proprio disastro. Ma, al contrario del sindaco, proverò ad argomentare.

In primo luogo, quando arrivi al governo di una città, ciò che fa la differenza è l’eredità che ti trovi sul tavolo e i progetti che ti trovi nel cassetto.
Analizziamola:
➡️ Mentre noi, nel 2016, ci siamo trovati un Comune in sostanziale predissesto, il Pd ha potuto beneficiare di una situazione nettamente migliore.
➡️ Mentre noi ci siamo ritrovati un Governo targato PD che ci ha negato, fino all’ultimo, addirittura i fondi Imu-Ici, il PD ha trovato un governo che ha subito messo le mani al portafogli per salvare i comuni in difficoltà come Torino e Napoli.
➡️ Mentre noi ci siamo ritrovati il campo Rom di Via Germagnano fuori controllo e la più grande occupazione d’Europa all’ex villaggio olimpico, loro si sono ritrovati Eurovision e le ATP Finals.
➡️ Mentre noi ci siamo ritrovati i Murazzi e il Valentino con i locali chiusi o carichi di irregolarità, loro si sono ritrovati 100 milioni per il Valentino e i Muri già parzialmente aperti.
➡️ Mentre noi ci siamo ritrovati il Salone del Libro emigrato a Milano, loro se lo ritrovano definitivamente rilanciato.
➡️ Mentre noi ci siamo ritrovati GTT sull’orlo del fallimento e con i mezzi che andavano a fuoco, loro si sono ritrovati centinaia di autobus gialloblu nuovi e 70 nuovi tram in arrivo.

Tutto ciò chè è stato inaugurato in questo primo anno, in sostanza, è frutto del lavoro dei 5 anni precedenti anche se il sindaco e i vari assessori provano continuamente ad intestarsi i meriti.
Così come i fondi ottenuti per l’area di crisi, il progetto della città dell’Aerospazio e, come ciliegina sulla torta, la nuova base Ryanair, ottenuta proprio in scadenza di mandato per merito anche dell’enorme lavoro fatto sul turismo, sugli eventi e sulla comunicazione
Questo simpatico quadretto potrebbe già essere sufficiente per suggerire al sindaco di essere più cauto nell’autovalutazione.

Ma andiamo avanti: anche dal punto di vista strettamente amministrativo, Lo Russo si ferma a 812 delibere nel primo anno (dal 27 ottobre 2021 all’11 ottobre 2022), contro le 1179 del M5S (dal 30 giugno 2016 al 14 giugno 2017). Hanno lavorato meno. O avuto la necessità di lavorare meno.
E hanno fatto lavorare meno anche il Consiglio Comunale, proponendo alla Sala Rossa 69 deliberazioni, contro le 96 di Appendino.
Tra Giunta e Proposte al Consiglio, il 30% in meno

Dopodichè, sono riusciti ad inanellare una lunga serie di insuccessi che elenco qui sotto:
✅Ha aumentato l’Irpef
✅Ha aumentato la Tari
✅Tempi infiniti per avere un cambio di residenza o un certificato di morte all’anagrafe
✅Ha trasformato le Partecipate del Comune nell’ufficio di collocamento dei trombati del PD
✅Si è subito attivato per aumentarsi lo stipendio
✅Con lui sono aumentate le occupazioni abusive delle case ATC
✅Ha nominato in una partecipata – Smat – il collega di studio della sua assessora alle Partecipate
✅Ha nominato una city manager da 200.000€/anno ex direttrice di Manitalidea azienda finita in amministrazione controllata
✅Ha cacciato dal centro città il Fan Village delle Atp Finals di tennis
✅Ha ridotto da 6 milioni a 2 milioni i fondi per la riparazione delle buche nelle strade
Silenzio sul tunnel di Piazza Baldissera, e retromarcia sul taglio delle fermate GTT e sulla funicolare dei Cappuccini
✅Ha interrotto la registrazione all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, al contrario di quanto promesso
✅Ha dimenticato la cura del verde cittadino durante il periodo di siccità, lasciando morire centinaia di piante
✅Ha ignorato e lasciato irrisolti i problemi di sicurezza nei quartieri più a rischio

Alla luce di tutto questo, credo che non sia un caso che il suo partito alle ultime Elezioni Politiche abbia perso 20 mila voti, circa il 17% del totale, rispetto a quelle del 2018.

Mi chiederete, “ma avrà fatto anche qualcosa di buono, questo sindaco”?
Sì, una cosa buona l’ha fatta: ha cambiato idea sul Reddito di Cittadinanza. Nel 2018 lo definì “scellerato“ mentre adesso ha dichiarato che va mantenuto.

L’incompetenza al potere

Ne abbiamo un esempio plastico a Torino: si tratta dell’assessore ai Grandi Eventi (degli altri) Mimmo Carretta.
Ma come diavolo si fa a mettere sullo stesso piano un evento di portata planetaria come le ATP Finals e il Curling, disciplina che merita il massimo rispetto ma praticata e seguita da un numero assolutamente esiguo di persone?

Assessore, le ricordo, con la massima umiltà, che La Federazione Italiana Tennis è la seconda in Italia per numero di tesserati, dietro soltanto a quella del calcio. E che ATP Finals è il torneo indoor di tennis più importante al mondo e certamente uno degli eventi sportivi più seguiti a livello internazionale insieme alla finale di Champions League, al Super Bowl, e altri grandi eventi di questa portata, generando un’audience di 100 milioni di telespettatori nel mondo.
E il nome della nostra città, TORINO, appare enorme sul campo in ogni singolo minuto di diretta televisiva e Internet.
Per non parlare del ritorno di immagine che generano le fotografie che i campioni di tennis postano sui loro profili social mentre sono qua a Torino.
Tutti ricorderete la foto della scorsa edizione mentre passeggiavano per via Roma.

Dunque, assessore, il tennis e le ATP finals, non necessitano di alcun effetto Curling.
Necessitano invece delle competenze, dell’entusiasmo, e soprattutto della promozione nazionale e internazionale che la città di Torino non ha al momento fatto in modo sufficiente, come fatto notare, giustamente, ieri da Luigi La Spina su La Stampa.
Il vostro obiettivo, dovrebbe essere quello di portare tutti gli appassionati di tennis d’Italia e del mondo a Torino in quella settimana dedicata al grande sport.
E invece cosa avete fatto? Avete prima sfrattato il Fan village da piazza San Carlo dichiarando lei e l’assessora Purchia che in piazza San Carlo avreste ospitato solo eventi di qualità (tipo le moto che sgasano).
E adesso, parlate a vanvera di un fantomatico effetto Curling, senza sapere ciò di cui state parlando.

Da un lato, è comprensibile, vista la vostra sceneggiata in consiglio comunale con le palline da tennis quando sembrava che il governo non finanziasse l’evento.
Dall’altra parte, leggere certe dichiarazioni da parte dell’assessore, fa veramente cadere le braccia.
Tuttavia sarebbe sciocco stupirsi. L’assessore voluto da Lo Russo non può vantare sul proprio curriculum alcuna esperienza lavorativa nel campo né degli eventi Internazionali, né nello sport.
A meno che, non possa essere considerata tale, la sua esperienza in Rear, la cooperativa che qui a Torino tutti conoscono.

I primi 11 mesi di PD a Torino

Breve riassunto dell’operato di Lo Russo, il sindaco (?) meno votato della storia di Torino ⤵

✅ Ha aumentato l’Irpef

✅ Ha aumentato la Tari

✅ Tempi allungati per avere un cambio di residenza o un certificato di morte all’anagrafe

✅ Ha nominato nelle partecipate del Comune un numero spropositato di trombati del PD

✅ Si è subito attivato per aumentarsi lo stipendio

✅ Con lui sono aumentate le occupazioni abusive delle case ATC

✅ Ha nominato in una partecipata – Smat – il collega di studio della sua assessora alle Partecipate

✅ Ha nominato una city manager da 200.000€/anno ex direttrice di Manitalidea azienda finita in amministrazione controllata

✅ Ha cacciato dal centro città il Fan Village delle Atp Finals di tennis

✅ Ha ridotto da 6 milioni a 2 milioni i fondi per la riparazione delle buche nelle strade

✅ Sul tunnel di Piazza Baldissera, silenzio

✅ Ha ereditato Eurovision, Atp Finals, Universiadi, 70 nuovi tram e la base Ryanair ma prova ad assumersene lui i meriti

✅ Ha interrotto la registrazione all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, al contrario di quanto promesso

✅ Ha dimenticato la cura del verde cittadino durante il periodo di siccità, lasciando morire centinaia di piante

✅ Ha ignorato e lasciato irrisolti i problemi di sicurezza nei quartieri più a rischio

L’elenco non è esaustivo, potete suggerire integrazioni.

Dopo tante critiche e dopo averci dato degli incompetenti…

Nel giugno del 2016 veniva individuata nelle acque del Po la presenza di esemplari di Myriophyllum, una pianta infestante molto pericolosa per l’ecosistema fluviale.

I consiglieri delle allora minoranze, tra cui l’attuale Assessore Francesco Tresso, criticarono in maniera molto forte la scelta della Giunta Appendino di coinvolgere i volontari di Comune, Regione Piemonte, ENEA, IPLA, Società Remiere, GTT e Amiat per estirpare manualmente le piante infestanti, presenti in grosse quantità.

Gli interventi effettuati all’epoca furono in tutto 3. Estate 2016 autunno 2016 primavera 2017. Tutti manuali e risolutivi. Il Myriophillum sparì definitivamente dalle acque del nostro fiume.

Lo scorso mese di luglio, a distanza di 6 anni, nel Po è stata rilevata la presenza di un’altra pianta infestante, l’Elodea Nuttallii, anch’essa molto pericolosa per l’ecosistema fluviale.

Dopo tante critiche, dopo averci dato degli incompetenti per aver coinvolto i volontari nella pulizia del fiume, quale miglior banco di prova per l’invece competente Assessore Tresso per dimostrare che avrebbe risolto il problema meglio di noi?

Immaginate dunque la mia grande sorpresa nello scoprire che per la rimozione della pianta infestante sono stati coinvolti nuovamente i volontari di Comune, Regione Piemonte, ENEA, IPLA, Società Remiere, GTT e Amiat. Esattamente la stessa identica scelta della Giunta Appendino!

Nel mio intervento in consiglio comunale ho invitato l’Assessore a chiedere scusa e dimostrare almeno un minimo di onestà intellettuale. Secondo voi lo farà?

Niente soldi per le buche in periferia

Uno degli ultimi atti della Giunta Appendino è stata l’approvazione, in data 23 luglio 2021, di un piano di interventi straordinari sulle pavimentazioni delle vie, delle strade e delle piazze della Città di Torino per un ammontare di 5,8 milioni di euro, che portavano ad oltre 14,5 milioni di euro la cifra investita nell’anno 2021 per affrontare il problema delle buche stradali.

Poi, a ottobre 2021, è arrivata la Giunta Lo Russo, che da una parte prometteva di aumentare i fondi per le manutenzioni stradali del 40%, grazie ai fondi del Governo, ma nel frattempo metteva le mani nelle tasche dei Torinesi, firmando il Patto per Torino con il Governo Draghi e aumentando così tutte le tasse comunali.

Oggi scopriamo che, proprio a causa del patto per Torino, che ha avuto tra i suoi effetti l’aumento dell’Irpef per i Torinesi, i fondi per le manutenzioni di strade e marciapiedi sono stati ridotti, passando da 5,8 milioni di euro a 1 milione e 615 mila euro. Il 72% in meno.

I quartieri di Barriera di Milano – a proposito: Sindaco (?), ha scoperto dove si trova? -, Falchera, Regio Parco, Barca, Bertolla, Rebaudengo, San Paolo, Cenisia, Pozzo Strada, San Donato, Campidoglio, Parella, rimarranno completamente tagliati fuori dalle manutenzioni stradali, quando nel 2023 partiranno i lavori per le riparazioni delle buche e del manto stradale.

Così, Sindaco (?), è riuscito nell’impresa di creare quartieri di serie A e quartieri di serie B. O forse C, se si sommano gli altri problemi.

Centro, Collina e Crocetta, dove risiedono larga parte dei vostri elettori, ovviamente, li avete messi in serie A. Gli altri, dimenticati.