17 - 23 novembre

A Futura Memoria

17 novembre

2022
Zelensky, stravolto dalla sua “ira funesta”, continua imperterrito nelle sue bugie (non potrebbe essere altrimenti, viste le chiare smentite di Usa, Polonia e Nato). “E’ un attacco missilistico russo alla sicurezza collettiva”, “E’ un messaggio di Putin al G20”, “Non so cos’è successo, ma so che il missile è russo”. Se lui, solo lui al mondo, è così sicuro, qualcuno può dubitare della sua sanità mentale? La Polonia è costretta a smentire di nuovo: “Ci sono filmati e prove che uno dei missili ucraini che avrebbe dovuto abbattere un missile russo non ha centrato il bersaglio, il sistema di autodistruzione non ha funzionato e quel missile sfortunatamente ha provocato la tragedia”. Ci si mette anche Biden: “Le sue (di Zelensky) opinioni su chi ha lanciato il missile non sono prove”. Roba da nascondersi sotto la sabbia, ma se si ha un minimo di intelligenza!

Anche i nostri giornalisti che hanno avallato la “pista russa” si dimenticano di fare ammenda. Ma una, dalla convinzione ferrea magari anche per merito di una visione mistica, continua a sostenere la teoria Zelensky: Anna Zafesova su La Stampa, già citata altre volte per le sue “strane convinzioni”. “Le due vittime civili che un attacco missilistico russo ha fatto in territorio polacco, ricordano che una guerra è in corso in Europa”. Ecco perchè avevo un nodo nel fazzoletto, per non dimenticare che c’è una guerra”!


18 novembre

2022 – Biden ne fa un’altra delle sue, questa volta nel ramo “soldi prima di tutto”! Bin Salman è sotto accusa in una causa promossa dalla fidanzata di Jamal Khashoggi, assassinato e fatto a pezzi nel consolato ad Istanbul. Le intelligence di Usa e Turchia hanno raccolto abbondanti prove sul coinvolgimento diretto di Salman come mandante dell’omicidio. E Biden, smentendo i suoi stessi uffici, gli concede l’immunità! “Oggi Jamal è morto per la seconda volta. Ancora una volta il denaro viene prima di tutto” (Hatice Cengiz, fidanzata di Jamal Khashoggi).


19 novembre

2020
Dura vita nel rapporto titolisti – redattori. Repubblica, tanto per cambiare, spara ad alzo zero. “Recovery, allarme Ue sul ritardo dell’Italia”, “Restano solo 45 giorni per la presentazione dei progetti di rilancio dell’economia. Gentiloni: fate presto”, “Fondi Ue, a Bruxelles cresce la sfiducia sul piano dell’Italia”, “Dopo l’arretramento del fronte sovranista e la vittoria di Biden, la posizione di Conte in Europa meno forte”. Commento di Travaglio: “Poi uno legge i due articoli, firmati da Claudio Tito e dal corrispondente a Bruxelles Alberto D’Argenio, e non trova una sola parola o frase virgolettata di qualche straccio di dirigente europeo, né tanto meno qualche pezzo di carta che porti a quelle conclusioni”. Conte risponde partecipando all’assemblea dell’Anci: “E’ stata pubblicata con grande evidenza su un quotidiano una fake news: l’Italia in ritardo sul piano di resilienza. Quella notizia non viene neppure da Bruxelles, è stata inventata di sana pianta”.

2022
Che squallido quando tutto viene diviso tra buoni (immancabilmente l’Occidente) e cattivi (nel caso ucraino la Russia). Su internet gira uno “sgradevole” video dove si vedono 11 militari che si arrendono, e subito dopo gli stessi uccisi (probabilmente fucilati sommariamente) e stesi in terra: ma stavolta ad uccidere sono gli “occidentali” bravi, gli ucraini, ed i morti sono 11 giovani soldati russi. Mosca accusa all’Onu, l’Onu apre una indagine e… gli Usa se ne fregano, come sempre. Sempre i “buoni” sospendono le federazioni russa e bielorussa dal Comitato paralimpico internazionale. Alla disabilità si aggiunge un’altra ingiustizia per questi atleti che nulla c’entrano con la guerra.

Le perle del giorno: “Putin rifiuta la sua sconfitta” (Stampa, Nathalie Tocci, un’abbonata alle “perle”, perché le sbaglia sempre!!!), “Putin ha già perso la guerra… Anche se le ostilità proseguissero fino a marzo (2023) o oltre…. Forse non muterebbero la sostanza: Putin sta sprofondando in un baratro certificato dal G20 di Bali. Anche il bersaglio minimo del Donbass… s’è mutato in una ritirata” (Corriere, Goffredo Buccini). ‘Sti Nostradamus de “noantri” fanno tenerezza per quanto si sentiranno frustrati, non azzeccandone una….


20 novembre

2022
Udite udite, qualcuno comincia a confessare che la guerra in Ucraina si sta preparando dal 2014. Ma va?!? “Le forze speciali ucraine sono state addestrate dal 2016 dalle truppe speciali Nato per creare un movimento di partigiani: c’era grande consapevolezza che ci sarebbe stata l’invasione da parte della Russia, prima o poi” (Repubblica, Generale Bieniek, ex primo vicecomandante strategico polacco della Nato). “Decine di migliaia di soldati ucraini hanno ricevuto addestramento dal 2014 e il ritmo si è accelerato in seguito all’invasione della Russia a febbraio” (Generale Patrick Ryder, portavoce del Pentagono). Mai scegliere le soluzioni più semplici, tipo evitare la guerra, invece di prepararsi per anni, con i morti, feriti, mutilati, distruzioni che ne sono state le conseguenze. Ma bisognava “spezzare le reni” alla Russia! Quale tragicamente errata previsione!!!


21 novembre

2022
La Polonia continua ad armarsi, passando dal 2,4% al 5% del Pil, e acquista nuove armi da Usa e Corea del Sud, per ulteriori 10 miliardi (Se invece la Russia compera armi dalla Corea del Nord, salvati cielo!). Crosetto, felice di questa corsa alle armi, festeggia con i fuochi artificiali: “Proporrò formalmente l’esclusione delle spese per gli investimenti nella Difesa dal computo del deficit nell’ambito del Patto di Stabilità”. E vai!!! 


22 novembre

2020
“Governo Draghi nel 2021. Serve un esecutivo di tutti” (Repubblica). Continua l’opera di “abbattimento” del Governo Conte.

2022
C’è giornalismo e giornalismo, il nostro fa sempre la figura di provincialismo. James Laporta viene licenziato dall’Associated Press: aveva scritto che il missile finito in Polonia era russo. Appunto, proprio come capita da noi!!!

Le perle del giorno: “Rischi per i civili a Kherson. Il governo di Kiev li invita ad abbandonare la città” (Corriere), “Vendetta di Putin: razzi su Kherson dopo la liberazione” (Repubblica). Ricordate Concita De Gregorio che invitava a non chiamare più Orsini come “esperto” perché, sbagliando, secondo lei, aveva previsto, dopo la ritirata dei russi da Kherson, che vi sarebbe stata una carneficina. Ma allora aveva ragione Orsini ed è De Gregorio che non deve più scrivere e partecipare a trasmissioni nei media!!! Nooo, la chiameranno ancora, lei è dalla “parte” dell’Occidente!


23 novembre

2020
I 5 Stelle avevano proposto una riforma elettorale in senso proporzionale gradita alla sinistra ed a Forza Italia. Chi non è d’accordo? Ma sempre lui, il nostro più geniale politico, Renzi!!! Blocca tutto perché pretende, in contemporanea, una riforma del bicameralismo, per ottenere un Senato “dei nominati” bocciato dal referendum del 2016. Così, per l’ennesima volta, Renzi fa cadere una proposta dei 5 Stelle che avrebbe molto probabilmente modificato i risultati delle elezioni del 2022. Ma Renzi gode solo se fa del male agli altri, specie se di sinistra.

2022
Putin è senza armi, Putin ha finito uomini ed armamenti, etc etc, quante volte l’abbiamo sentito dall’inizio della guerra. Poi si scopre che il “re è nudo”: “La Nato a corto di munizioni rischia di frenare l’avanzata di Kiev” (Repubblica). Ma allora qualcuno ci ha mentito sinora!!! Ma guarda un po’!!! “Via dalle bombe e dal gelo: la grande fuga da Kherson dei civili appena liberati” (Repubblica). Orsini – Concita De Gregorio: 2 – 0. Praticamente non c’è partita: troppo bravo e serio studioso Orsini, troppo ideologizzata e di parte De Gregorio.

La perla del giorno (veramente immensa!): “Ai russi mancano anche le divise per i soldati…” (Giornale). Addirittura costretti a rubarle ai caduti e agli ucraini fatti prigionieri???

Movimento Torino - Redazione 17 novembre 2023
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