8 - 14 dicembre

A Futura Memoria


8 dicembre

2020
I renziani, da veri incoscienti auto-referenziali, continuano l’attacco a Conte ed al suo governo (che poi è quello dove “operano” i renziani) sul Pnrr, e l’ampio staff che dovrebbe gestirlo. “Il governo rischia la rottura? Spero di no, ma temo di sì” (Boschi sul Corriere). La similitudine con una analoga frase dell’antichità romana è veramente impressionante: “Cesare verrà accoltellato? Spero di no, ma temo di sì”, frase attribuito a Bruto alle soglie delle idi di marzo! Sempre Boschi: “Siamo stati sostituiti da una task force… progetto scritto nottetempo… senza consultare le categorie”. A forza di dire bugie si dice che gli stessi bugiardi ci credono. Travaglio, come spesso accade, rimette le cose in ordine: “Veramente (le categorie) vengono consultate dai vari ministri, senza contare che furono tutte ascoltate agli Stati generali. Il Pd, facendo male i conti sul proprio futuro di “piccoli vampiro sui 5 Stelle”, tacciono e nulla fanno in difesa di Conte.

2022
Siamo a dicembre, le feste vicine, ma manca “il silenzio degli idioti”, quelli che lo sono per le cose che scrivono, e basta, come Travaglio definisce le seguenti parole: “Il silenzio degli idioti del putinismo potrebbe essere già un regalo mica male” (Il Foglio, Cerasa)


9 dicembre

2020
Renzi continua il suo gioco al massacro. Alla Stampa e al Giornale: “Stavolta rompo davvero”, “… rompo con Conte… finirà male. Potrei sfilarmi anche a gennaio”. E’ un vero diluvio di dichiarazioni: Bellanova alla Stampa, Faraone al Dubbio, Rosato ad Avvenire. Poi Renzi al Tg2 all’ora di pranzo, poi a Radio Radicale. Una valanga… Dopo l’intervento di Renzi alla Camera una ovazione da parte della Destra. A sera sempre Renzi partecipa a Porta a Porta e continua a sparare a zero

2022
Sempre dicembre festaiolo, poco da riportare, salvo cose senza senso: “I cinque fronti: perché l’inverno non rallenta l’offensiva di Kiev” (Corriere). Allora a rallentarla saranno le svendite natalizie!!!


10 dicembre

2020
Sentendo l’appoggio della destra e il “maldestra” silenzio del Pd, Italia Viva continua l’attacco. “Il premier? Mi interessa di più la sorte dei medici” (Boschi su La Stampa), “La ragione sociale di questo governo appare esaurita” (Luciano Nobili sul Dubbio). Il Pd, che non ha capito niente, continua nella sua folle strategia (quella che, con Letta, porterà al disastro elettorale): “Conte non può decidere tutto da solo” (Serracchiani sul Corriere, quella che va sempre dietro il segretario di turno, e che, come in questo caso, non spiega il perché di quello che dice: quando Conte “ha deciso tutto da solo?” Non è invece stato accusato di ascoltare troppo, per fare “passerella”, come dicono gli avversari? Ma tanto, pur di attaccarlo, va bene tutto ed il suo contrario)

2022
A volte l’arroganza diventa insopportabile: “Se (il Vaticano) vuole la pace non può essere neutrale. Non si può insistere sulla fratellanza: noi e i russi non siamo fratelli, questa è la storia de Caino e Abele”. Lo domanda è: chi attaccava il Dombass, radeva al suolo il suo aeroporto internazionale, incendiava un condominio con filo-russi all’interno e linciava sul posto chi si gettava dalle finestre, e tante altre “piccole” nefandezze di questo genere, nei primi anni 2000, era allora Caino? No, era semplicemente ucraino della peggiore specie! Poi ci sono i “grandi statisti”: “La guerra costa troppo, deve finire entro il 2023 per il bene di tutti, anche della Russia” (Boris Johnson). Ma poi, da vero statista, non fa nulla per la pace, ed oggi, alla fine del 2023, la guerra continua e la Russia, oramai è chiaro a tutti, sta vincendo, ottenendo di fatto quello che voleva, la conquista di tutte le zone filo-russe ucraine.


11 dicembre

2020
Conte è all’estero, al Consiglio europeo, e Renzi lo attacca su giornali stranieri. “Improvvisazione sul Recovery… o fa marcia indietro o ritireremo il sostegno al governo” (El Pais).

2022
Elettroencefalogramma completamente piatto: tutti impegnati all’acquisto dei regali natalizi!


12 dicembre

2020
Le verità sui rapporti Conte-Europa vengono fuori, ma non interessano a nessuno: “Sette Paesi hanno consegnato i piani e sei, tra cui l’Italia, hanno fatto avere le linee guida generale. Questo significa che l’altra metà dell’Europa non ha nemmeno trasmesso gli elementi generali” (Gentiloni). Ovviamente questa precisazione non interessa quei tanti che oramai puntano al “Conticidio”. E continuano a parlare di una “realtà ipotetica” secondo il loro giudizio (e gli interessi che “mirano” ai tanti soldi del Recovery, che però ai giorni nostri – 2023 – non sanno neanche come spendere!) e aspettando il “salvatore” Draghi, che invece deluderà moltissimo e moltissimi!

2022
Cercate di capire, era e forse resta un comico: “Se Putin morisse, finirebbe la guerra” (Zelensky da David Letterman, re dei talk show). E se morisse Zelensky? Comunque un gran comico! Oddio, è anche circondato da grandi comici par suo! “C’è solo un modo per far finire la guerra: sconfitte militari della Russia sul campo di battaglia + esaurimento dell’economia per le sanzioni + isolamento della Russia sui mercati mondiali + sabotaggio interno nella Federazione Russa = vittoria dell’Ucraina e ripristino della sicurezza globale” (Podolyak, consigliere del capo comico). Si è dimenticato “+ sbancare il Casinò di Montecarlo”!


13 dicembre

2020
Di nuovo la Bellanova: “L’unica soluzione è ritirare la cabina di regia” (Corriere). “Il premier si disegna su misura una struttura di potere per gestire i fondi europei… E il Paese è spaventato” (Espresso). Sarà per lo spavento che ancora oggi Conte è il più apprezzato politico del centro-sinistra!!!

2022
Non avendo altro da segnalare, nel piattume generale, apriamo la rubrica “le ultime parole famose”: “Vengo dalla cultura del disarmo… Ho sempre espresso la mia contrarietà, fin da quando ero europarlamentare. Non sarei coerente se oggi cambiassi idea. Il governo pensi a sostenere l’accoglienza familiare degli ucraini, invece di aumentare la spesa militare (era il 18 marzo 2022, Elly Schlein su Repubblica). Siamo al 13 dicembre 2022, passa alla Camera (presenta Meloni) ed al Senato (presenta Crosetto) la risoluzione per nuove armi all’Ucraina. Vota a favore ovviamente tutta la destra, ma anche Azione, Italia Viva e, udite udite, il Pd, compresa Schlein!! Contro Conte e 5 Stelle.


14 dicembre

2020
Avete presente le minacce ricattatorie un po’ “mafiose”? “Conte venga in Parlamento e ritiri la task force, o a fine anno stacco la spina” (Renzi, ovviamente).

2022
Compare un cablogramma, per merito di Politico, del 6 settembre, inviato all’ambasciata statunitense a Kiev dal Dipartimento di Stato. E si scopre che Washington ammette di non sapere (e di non riuscire a tracciare) dove finiscano i miliardi di aiuti economici e militari inviati a Kiev. Kherson è libera da circa un mese, tutti euforici allora, ora scappano un po tutti da una città ridotta in macerie. La sfida Concita De Gregorio – Orsini oramai è un “cappotto” da parte di quest’ultimo, che aveva ben prevista l’attuale situazione disastrosa per gli ucraini.

La perla del giorno: “Noi e il ciecopacifismo (che tanti danni ha fatto)” (Buccini sul Corriere). Commento di Travaglio: “Altro che le guerre”.




8 - 14 dicembre
Riccardo Migliori 27 dicembre 2023
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