Alberi in Corso Mediterraneo

Agire prima che Torino si trasformi in un deserto invivibile

Soltanto l’anno scorso avevo interrogato l’assessore Tresso sulla morte per siccità di tutta l’alberata centrale di Corso Mediterraneo a causa di un guasto dell’impianto di irrigazione e di tutti gli alberelli piantati pochi mesi prima in Strada del Portone.

In risposta alla mia interpellanza, l’Assessore aveva annunciato alcuni provvedimenti straordinari che, vista la moria diffusa di alberi adulti nell’ultimo anno, evidentemente non sono stati messi in atto.

Questa, ad esempio, è la situazione delle due alberate di carpini presenti su Corso Tazzoli, che costeggiano la pista ciclabile sita al centro della strada: praticamente la quasi totalità delle piante è morta o in stato terminale a causa dello stress idrico a cui sono state sottoposte in questi mesi, mentre nel mese di maggio 2022 erano ancora verdi e rigogliose.

Da quando si è insediata, questa giunta non si è sicuramente distinta per l’attenzione alla cura e alla salvaguardia del verde pubblico, una delle risorse più preziose della nostra Città.

Dalla devastazione del Parco della Pellerina per la realizzazione di un nuovo ospedale che potrebbe essere realizzato altrove, al progetto della Cittadella dello Sport al Parco del Meisino, che comprometterà irrimediabilmente uno dei polmoni verdi della nostra Città, dalle migliaia di alberi lasciati morire in un contesto in cui avrebbero dovuto essere irrigati con maggiore frequenza all’assenza di manutenzione sulle aree verdi in nome della biodiversità, cominciano ad essere molti gli esempi che in questi mesi sono giunti all’attenzione del Consiglio Comunale.

Noi continueremo a segnalare e a depositare interrogazioni, nella speranza che l’amministrazione inizi ad agire e a prendere provvedimenti, prima che Torino si trasformi in un deserto invivibile.


Alberi in Corso Mediterraneo
Andrea Russi 4 agosto 2023
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